Voluto dal sindaco Calogero Gubernale, il Teatro è attiguo al Palazzo di Cittá e fu progettato da Salvatore Rizza su un’area di mq 493 destinata dapprima alla fabbrica della chiesa di S. Domenico. L’edificio, inaugurato il 20 aprile del 1876 e dedicato a Garibaldi nel 1882, fu chiuso negli anni quaranta del ‘900; restaurato, è stato riaperto al pubblico il 20 aprile 2011. L‘elegante facciata neorinascimentale, in pietra bianca degli Iblei, si impone sull’ omonima piazza e presenta, al centro, archi a tutto sesto sormontati da balaustri di memoria palladiana. L’ interno del Teatro è un miracolo di armonia. Per i meccanismi scenici, come per le scenografie, erano intervenuti operatori del S. Carlo di Napoli. Oltre il vestibolo trovasi la platea che, a ferro di cavallo, é sormontata da tre ordini di palchi aventi decori dorati a rilievo. Nella volta è iI dipinto Le Muse che danzano del pittore Gregorio Scalia. Dello stesso artista sono i ritratti dei musicisti e i putti della volta del vestibolo. Nella sala-foyer del primo piano è stata allestita l‘esposizione permanente IVolti del Teatro: storia e documenti, nella quale sono in mostra le “carte” relative all’ edificazione del Teatro e ai personaggi che sulla sua scena si esibirono. Fonte:comune di Avola
Chiesa Santa Venera (Santa patrona)
In Piazza Teatro e a tre navate , la chiesa fu iniziata nel 1713 su progetto attribuibile a Michelangelo Alessi. La cupola, crollata con il terremoto del 1848, fu ricostruita nel 1962 dall'Ing Pietro Lojacono. La facciata, ad ordini sovrapposti, presenta al centro l'effige della patrona di Avola. All'intrno, nell'abside sopra l'altare maggiore realizzato nel 1840 in stile neoclassico, è la tela ovale con la settecentesa Predica di S.Venera attribuita al pittore netino Costantino Carasi e racchiusa in una pregevolissima cornice rocaille. Nella cappella che conclude la navata destra , avente maioliche del 1827, si costituisce il simulacro della Santa realizzato nel 1863 da Raffaella Abbate da Napoli e ricoperto da lamine d'argento, lavorate a sbalzo e cesello, dal catanese Emanuele Puglisi Caudullo. Al '600 sono ascrivibili le tele con i SS. Crispino e Crispiniano pretettori dei calzolai, e S. Marta; appartangono la Sacra Famiglia, Gesù e Maria , S. Vincenzo Ferreri. L'organo è dei Polizzi de Madica del 1901.Fonte:comune di Avola
Piazza Vittorio Veneto (detta piazza tre leoni)
Chiesa Madonna delle Grazie
In questa piccola chiesa vi è esposto il Quadro della Madonna delle Grazie, ritrovato miracolosamente nel 700.
Chiesa S. Nicolò (Matrice)
La prima pietra dell'edificio venne benedetta il 6 Aprile 1693. La pianta, a croce latina, era stata concepita da Angelo Italia, mentre gli architetti che edificarano la chiese furono Antonio Mastrogiacomo da Ferla e Michelangelo Alessi da Siracusa. Di grande interesse la facciata a torre, prototipo di tutte le chiese ricostruite nel Val di Noto dopo il terremoto del 1693. Essa prospetta sul sagrato che, delimitano da plinti con statue, fu il primo luogo di sepoltura della città. Oltre l'elegante portale, sormontato dallo stemma dei Pignatelli marchesi d'Avola, all'interno delle tre ampie navate sono pregevoli dipinti del XVIII sec. quali la Madonna del Rosario e lo Sposalizio della Vergine. Interessanti sono le barocche cappelle con le statue della Madonna di Lume, proveniente da Malta, e dell'Immacolata Concezione, commissionata nel 1771 a Giovanni Villamaci da Messina. Notevole è la cappella del SS. Sacramento definita nel 1781 e delimitata da una cacellata in ferro battuto finemente decorata. All'interna di essa sono stucchi rococò e, la sulla volta, il dipinto con il Sacrificio di Noè attributio a Vincenzo Provenzani; ai lati sono la Deposizione del 1778 e il Crocifisso utilizzato nella processione del Venerdì Santo;del 1769 è la cripta progettata dall' architetto e sarcedote avolese Giuseppe Alessi.Fonte:comune di Avola
Chiesa Sant'Antonio Abate
In Piazza Regina Elena, la chiesa fu costruita tra il 1702-1703 con i proventi degli ori che i sopravvissuti al terremoto del 1693 offrirono al Cristo alla colonna. La statua,del 1610, in legno e gesso dipinto, nella nuova chiesa fu collocata in un altare barocco realizzato con pregiati marmi negli anni ‘70 del sec. XVIII. Nello stesso periodo sono da collocare gli stucchi rococó e i dipinti con i Dottori della Chiesa e Gli Evangelistiraffigurati sulla parete dell’unica navata e attribuiti ad Ermenegildo Martorana. Sulla volta sono raffigurati la Caritá e la Fede; al centro trovasi la Gloria con Maria e i Santi Teresa d‘Avila e Agostino. Prezioso è l’altare maggiore realizzato in stile neoclassico con diaspri e onice. La grande pala che lo orna mostra S. Antonio Abate orante e fu donata al sacro edificio nel 1713 dai cannamilari, i lavoratori della canna da zucchero. La facciata venne rifatta nell’ Ottocento sovrapponendola a quella settecentesca; l’organo è dei fratelli Platania di Acireale e risale al 1838-1839.Fonte:comune di Avola
Palazzo di città (Sede Comune)
Dopo l’impresa dei Mille, nello stesso 1860, il consiglio civico di Avola, su proposta del suo presidente Calogero Gubernale, decise di edificare la Casa Comunale. Questa, nota ormai come Palazzo di Cittá, fu costruita acquisendo, nel 1863, parte del convento dei PP. Domenicani. L‘edificio fu progettato dall’ ingegnere e architetto avolese Salvatore Rizza e, completato nel 1870, ebbe il prospetto principale sulla Strada Cassaro, ora Corso Garibaldi. In stile neoclassico, la facciata è conclusa dallo stemma della cittá, recante i simboli della croce e delle api Al suo interno il Municipio presenta uno scenografico scalone ed un elegante salone con soffitto a cassettoni restaurato da qualche anno dal pittore Salvatore Basile ; nelle sopraporte sono dipinti che illustrano l’eccellenza dei prodotti che il territorio fornisce. Fonte:comune di Avola
Chiesa S. Giovanni
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La Piazza Trieste, dove in origine era Porta Siracusa, è dominata dalla chiesa di S. Giovanni Battista. Iniziata nell' anno 1700 e benedetta nel 1744, fu ridisegnata nel 1772 e riaperta al culto nel 1852. La bella facciata rimase incompleta mentre le tre navate , divise da pilastri corinzi, ebbero raffinati decori neoclassici risolti con colori bianco-azzurro. Sulla volta della navata centrale sono scene della vita del Battista eseguite dal pittore Gregorio Scalia, al quale si devono anche le tele degli altari delle navate laterali. Sull' altare maggiore è la pala del XVIII sec. con Il Battesimo di Gesú nel Giordano. Pregevoli sono le cinque tele con le Storie di S. Corrado provenienti dall' antica Avola ; allo stesso eremita appartiene la statua lignea realizzata nel 1874 da Raffaele Abbate. Di rilevante interesse è l'organo costruito nel 1866, in stile neogotico, da Sebastiano Calcerano Platania da Acireale. Fonte:comune di Avola
Chiesa Sant'Antonio di Padova (Sant'Antonino)
Questa piccola chiesa è ricca di stucchi e di opere d'arte del settecento e dell'ottocento
Chiesa Santa Maria di Gesù
Appartenente al convento dei Minori Osservanti, fondato nel 1509 dal feudatario d’Avola Carlo d’Aragona, la chiesa fu ricostruita nel nuovo sito all’inizio del Settecento. Il sacro edificio faceva parte dell’attiguo plesso conventuale e, fornito da un’ampia navata con cripta, assunse le forme attuali a metá del sec. XVIII. Nella facciata della chiesa dominano il portale e la cella campanaria a tre luci; all’ interno si conservano pitture parietali e stucchi rococó. Particolarmente interessanti sono le due colonne tortili dell’ altare maggiore decorate con racemi a bassorilievo. Tra i dipinti si distinguono l‘Immacolata con i SS. Francesco e Rosalia, opera successiva alla Controriforma, la Crocifissione, S. Liborio, le stazioni della Via Crucis. Entrando, a sinistra, è il mausoleo di marmi policromi del 1734 con sopra il busto di Ascensio Battaglia, capitan d’armi e personaggio di rilievo nella fase di ricostruzione della cittá; lapidi finemente intarsiate di altri antichi sepolcri sono disposte sulle pareti della navata. Nell’ area absidale sono opere contemporanee di Mario Mogani. Fonte comune di Avola
Chiesa del Carmine
E' la Chiesa situata nel quartiere Qualleci ed è una chiesa molto moderna.
Vecchio mercato
Situato in via S. Francesco d’ Assisi, l’interessante edificio, fra i piú rappresentativi dell’ architettura neoclassica in Sicilia, fu costruito nell’orto del monastero delle Benedettine tra il 1892-1895 su progetto dell’ insigne architetto Salvatore Rizza. L’elegante loggiato, nel prospetto principale, è scandito da archi a tutto sesto e sulla trabeazione si impone lo stemma della cittá eseguito dallo scultore Francesco Puzzo. A questi si devono pure i bei dodici medaglioni che, sulle pareti esterne, raffigurano i prodotti posti in vendita nelle botteghe del Mercato. Nel 1971 l’edificio fu chiuso e, restaurato tra il 2005-2008, è sede della Biblioteca Comunale. Nell’ ex galleria del pesce, ora sala-lettura della Biblioteca, è l’esposizione permanente IlMercato e la sua gente, un percorso di immagini mirato a ricreare la funzione originaria degli spazi e le atmosfere in essi prodotte da coloro che vi operarono. Fonte:comune di Avola
Chiesa Santissima Annuniziata (Badia)
La sacra struttura, nell'antica cittá, faceva parte del monastero delle Benedettine fondato nel 1532 dai signori d' Avola. Nel nuovo impianto urbano l'insieme venne ricostruito nell'angolo nord-ovest. La chiesa, con la sua splendida facciata concava-convessa, costruita a partire dal 1753, è una delle piú felici e compiute espressioni dello stile barocco in Val di Noto. Voluta dalla badessa Gertrude Azzolini, è attribuibile all' architetto Rosario Gagliardi che, collaborato da Vincenzo Sinatra, in quegli anni operava a Noto. Dal 1768 è presente nella chiesa l'architetto avolese Giuseppe Alessi che disegnerá il coro e gli altari. Nel 1777 Serafino Perollo, di origine elvetica, realizza gli stucchi rococò. Sulle pareti dell' unica grande navata, i decori a stucco racchiudono figure rappresentanti le Virtú Cardinali. Sulla volta sono dipinte la Gloria con i Santi Benedetto e Scolastica e le allegorie della Fede e della Caritá. Fonte: comune di Avola
Chiesa Santa Croce
Fuori dalla cinta esagonale, nell’ attuale Piazza Crispi, era sorto, dopo il terremoto del 1693, il convento dei Cappuccini fondato nell’antico sito nel 1580. La chiesa fa parte della struttura conventuale e, pur di piccole dimensioni, contiene pregiate opere d’ arte. In essa si custodisce un ciborio, di preziose essenze lignee, intagliato negli anni sessanta del ‘600 dal frate Giuseppe da Ragusa e posto sopra l’altare maggiore. Quest’ ultimo è un apparato ligneo sormontato da un polittico avente al centro l'Esaltazione della Santa Croce, raffinata tela della fine del '500 attribuita al pittore fiammingo Franz Van de Kaestele. Nelle parti laterali del polittico sono raffigurati le vergini e martiri di Venera e Lucia e i santi Francesco e Corrado. Sul lato destra della chiesa, nella prima cappella, si conserva l'Estasi di S. Giuseppe del 1706 di Giuseppe Sequenzia da Noto. Fonte: comune di Avola
Chiesa Sacro Cuore
E' una bella chiesa liberty che si trova nel quartioere Sacro Cuore (periferia), dentro vi sono belle opere d'arte contemporanee.
Nella piazza centrale di Avola, sul lato nord, si impone la Torretta dell’ Orologio. Essa, facente parte del palazzo del feudatario, fu dapprima costruita in legname e sorreggeva l’orologio, con la campana che segnava le ore, estratti dalle macerie dell’antica cittá. Nel 1703, a spese del Marchesato, fu realizzata in muratura e, nei sottostanti dammusi, si pose il carcere. La Torretta pervenuta è opera neoclassica di Salvatore Rizza che la ricostruí agli inizi del 1867. Sulla sua sommitá venne posta la ventarola “a gallo” in ferro battuto che segnala la direzione dei venti. Fonte:comune di Avola